venerdì 24 maggio 2013

La tentazione di Obama (The New Yorker, Stati Uniti)







Nei prossimi mesi il presidente degli Stati Uniti Barack Obama deciderà se approvare la costruzione dell’oleodotto Keystone, che dovrebbe trasportare petrolio greggio dalle sabbie bituminose dell’Alberta, in Canada, alle raffinerie del golfo del Messico. Il 13 maggio Ottawa ha lanciato una campagna a sostegno del progetto negli Stati Uniti. 
Il messaggio è chiaro, spiega la giornalista Elizabeth Kolbert: “Il Canada è un partner commerciale più affidabile dell’Iraq”. Inoltre l’oleodotto creerebbe migliaia di posti di lavoro. 
“Ma ci sono ottime ragioni per opporsi. Per estrarre il petrolio dalle sabbie bituminose serve energia prodotta da combustibili fossili. Il risultato è che per ogni barile di petrolio estratto dalle sabbie bituminose, nell’atmosfera viene immessa una quantità di CO2 maggiore di quella prodotta dall’estrazione di un normale barile di petrolio. Se bloccherà il progetto, Obama non risolverà il problema dei consumi. Ma metterà un freno alla marcia verso la catastrofe climatica”.


(The New Yorker, Stati Uniti)



Fonte: Internazioe 24/30 maggio 2013, N°1001

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