per sfuggire alla ghigliottina. Altri tempi.
Oggi i
super ricchi scelgono l’esilio fiscale per sfuggire a
tasse che considerano esose. Come Gérard Depardieu.
Ed essendoci di mezzo questo monumento
del cinema francese, il caso ha assunto
proporzioni assurde. La sua scelta di trasferire la
residenza in Belgio per pagare meno tasse ha scatenato
uno psicodramma nazionale, forti polemiche
e interventi del governo.
Sarebbe bene che tutti riflettessero sulle cause
di questo psicodramma, che risalgono alla campagna
elettorale per le presidenziali.
Volendo dare
un’impronta forte alla campagna e fare delle
concessioni a sinistra, il socialista François Hollande
ha proposto di tassare i redditi al 75 per cento
per la parte che supera il milione di euro. Eccessiva
per la destra, questa percentuale è stata giustificata
da un dovere di solidarietà, per risanare i
disastrosi conti pubblici. Ma a quanto pare l’argomento non ha convinto i diretti interessati.E in effetti i motivi non mancano. Da un lato la percentuale del 75 per cento sembra punitiva.
Se Hollande avesse voluto rispettare lo spirito della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, per la quale i cittadini devono contribuire all’imposta “in base alle loro facoltà”, avrebbe imposto due, tre o quattro scaglioni supplementari per arrivare se necessario al 75 per cento.
Inoltre ci si rende conto che la fiscalità in un solo paese è inefficace nell’epoca della globalizzazione e della libera circolazione dei cittadini in Europa. Hollande rischia quindi di pagare il costo politico della sua decisione elettorale e di rimanere invischiato nella polemica.
L’aumento delle imposte è necessario e i più ricchi devono contribuire più degli altri. Ma la brutalità simbolica del 75 per cento finisce per cancellare del tutto questo messaggio.
Fonte: Internazionale, 21/27 dicembre, N°980
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