venerdì 6 luglio 2012

Il Segretario Generale dell'ONU contro la pena di morte





Il 3 luglio 2012, delle Nazioni Unite il segretario generale Ban Ki-moon ha invitato gli Stati membri delle Nazioni Unite che usano la pena di morte per abolire la pratica, sottolineando che il diritto alla vita è al centro del diritto internazionale dei diritti umani. 
Nel corso di un panel organizzato dall'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Ban Ki-moon ha detto: "La presa della vita è troppo assoluto, anche irreversibile, per un essere umano di infliggere un altro, anche se è affiancata da un processo legale (...) Dove la pena di morte persiste, le condizioni di coloro in attesa di esecuzione sono spesso orribile, che porta alla sofferenza aggravata."
Ban Ki-moon ha, in particolare, sottolineato la necessità di un cambiamento tra gli Stati membri che impongono la pena di morte contro delinquenti giovanili. 
"Sono anche molto preoccupato del fatto che alcuni paesi ancora permettono giovani delinquenti sotto l'età di 18 anni al momento del presunto reato deve essere condannato a morte e giustiziato. La chiamata da parte dell'Assemblea Generale per una moratoria globale è un trampolino di lancio fondamentale per la naturale progressione verso una completa abolizione mondiale della pena di morte." 
Nel 2007, l'Assemblea generale dell'ONU ha approvato una prima richiesta di una moratoria mondiale della pena di morte, una risoluzione che è stata ripetuta negli anni successivi. 
Oggi, più di 150 Stati hanno abolito la pena di morte o non la praticano.


Fonte: http://www.deathpenaltyinfo.org/

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