giovedì 5 luglio 2012

Il ritorno di Berlusconi e quella preoccupante luce negli occhi.


E' possibile che Silvio Berlusconi torni al potere pochi mesi dopo le dimissioni forzate e gli alleluia della folla davanti al Quirinale? 
È meno improbabile di quanto possiamo immaginare. 
Certo, gran parte degli italiani non vuole il suo ritorno, e un voto di protesta docilmente aiuterebbe l’uomo che ha governato l’Italia per otto degli ultimi dieci anni a riciclarsi come simbolo del cambiamento. Ma il miliardario possiede molto denaro da usare
in un’eventuale campagna elettorale e, con le recenti dichiarazioni sui vantaggi di un ritorno alla lira per le esportazioni italiane, Berlusconi potrebbe aver trovato la linea vincente. L’Italia è più euroscettica di quanto si creda. 
Cioè, gli italiani sono europeisti convinti, perché considerano Bruxelles più affidabile di Roma, ma è anche vero che nel paese l’euro è associato all’inflazione e oggi è diventato un simbolo di stagnazione. 
La popolarità di Mario Monti è crollata. Nelle casse dello stato non c’è abbastanza denaro per stimolare l’economia, e senza crescita l’Italia non sarà in grado di ripagare il suo debito. Molti pensano che l’Italia potrebbe far ripartire l’economia solo attraverso un ritorno alla lira, la svalutazione della moneta e un boom innescato dall’aumento delle
esportazioni.
Un’alternativa sarebbe eliminare alcune barocche restrizioni all’economia italiana. 
Per avere
un’idea basta pensare a cosa è successo al binario 15 della stazione di Roma Ostiense, dove i passeggeri del nuovo treno ad alta velocità Italo, della compagnia privata Ntv, hanno trovato una cancellata alta due metri, messa dalla Rete ferroviaria
italiana (Rif). Rif si è giustiicata sostenendo che il contratto di cessione dell’ex air terminal,
oggi sede della Casa di Italo, prevede che la struttura sia fisicamente separata dalla stazione.
Barriere di questo tipo vanno oltre le capacità di un premier tecnico. Alle sue spalle, intanto, si
muovono un partito di destra in crisi e uno di sinistra che dovrebbe vincere le prossime elezioni, mentre il voto di protesta premia il Movimento cinque stelle del comico Beppe Grillo. Lo scenario politico, insomma, è molto instabile. Ecco perché Berlusconi ha quella preoccupante luce negli occhi.

Fonte: Internazionale n°955 del 29 giugno/5 luglio 2012.
Articolo tratto da The Guardian, Gran Bretagna.


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