lunedì 17 dicembre 2012

Nobel per la pace all'UE: un premio controverso (Internazionale)




Il 10 dicembre si è svolta a Oslo la cerimonia di consegna del premio nobel per la pace all’Unione Europea. 
L’Ue era rappresentata da Herman Van Rompuy, José Manuel Barroso e Martin Schulz, rispettivamente presidenti del Consiglio, della Commissione e del Parlamento europei. 
In platea c’erano i capi di stato e di governo di 22 dei 27 stati membri. Spiccava, per la
sua assenza, il premier britannico David Cameron. Probabilmente Cameron ha condiviso il
parere del Daily Telegraph, che ha definito il premio “assurdo”, sottolineando l’immobilismo
di Bruxelles durante il conlitto in Bosnia e le tensioni tra gli stati dell’Ue innescate dalla
crisi dell’euro. “Ancora una volta”, scrive il quotidiano conservatore, “viene evidenziato il distacco tra l’élite al potere a Bruxelles e i cittadini europei”. “La decisione di assegnare il Nobel all’Ue è controversa”, riconosce anche il quotidiano di Malmö Sydsvenskan, che ricorda le politiche neocoloniali adottate in Africa dalla Francia e dalla Germania, il motore storico della vecchia Comunità Economica Europea (Cee). Eppure, scrive il portoghese Diário de Notícias, “l’impegno di Parigi e Berlino per il progetto europeo ha reso molto più difficile arrivare ai malintesi che causarono due guerre mondiali”.

Fonte: Internazionale N°979, 14/20 dicembre 2012

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