venerdì 16 novembre 2012

Matrimoni omosessuali nel mondo (Los Angeles Time)



I sostenitori dei matrimoni tra persone dello stesso sesso hanno ottenuto vittorie di misura nei quattro stati statunitensi in cui si è votato il 6 novembre.
Un fatto che rilette un cambiamento dell’opinione pubblica che i sondaggisti stanno osservando da oltre un anno. I sostenitori dei diritti degli omosessuali hanno salutato i risultati della consultazione come una svolta decisiva, soprattutto dopo le 32 sconitte di ila registrate negli stati che in precedenza avevano sottoposto
lo stesso quesito al voto degli elettori. “La nostra campagna per conquistare il diritto al matrimonio per gli omosessuali in tutto il paese ha ottenuto una vittoria, e questo anno di trasformazioni è di buon auspicio per vittorie ancora più grandi nel 2013”, ha dichiarato Evan Wolfson, fondatore e presidente di Freedom to marry, un’associazione presente in tutti gli Stati Uniti che ha lanciato iniziative per sconfessare la tesi secondo cui il matrimonio omosessuale sarebbe dannoso per i figli.
Sul fronte opposto Brian Brown, presidente della National organization for marriage, un’associazione contraria al matrimonio degli omosessuali, ha dato la colpa della sconfitta alla scarsità di fondi a disposizione rispetto a chi invece difende questo diritto. Brown ha detto di volersi impegnare a “preservare il matrimonio così come Dio lo ha voluto”.

I successi elettorali del 6 novembre potrebbero dare nuovo impulso a tutte le campagne e le battaglie legali in corso non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, in Africa e in Asia.
Il diritto degli omosessuali a sposarsi è già riconosciuto in buona parte del mondo occidentale, e il risultato dei referendum del 6 novembre indica che tra i cittadini statunitensi prevale la tendenza ad accettarlo. Tra i paesi e le aree geograiche dove le leggi ammettono i matrimoni tra persone dello stesso sesso ci sono attualmente il Canada, la Scandinavia, alcuni paesi dell’Europa occidentale, il Sudafrica e l’Argentina. Il 7 novembre il governo del presidentefrancese François Hollande ha approvato un disegno di legge che consente “il matrimonio per tutti”, mantenendo un impegno assunto in campagna elettorale, quello a riconoscere il diritto degli omosessuali a sposarsi e ad adottare figli. Un provvedimento che incontrerà una forte opposizione, e quando a gennaio sarà discusso in parlamento, si assisterà a una battaglia politica tra la Francia urbana e quella rurale più che a un passo indietro dell’opinione pubblica sui diritti degli omosessuali.


Il 6 novembre i sostenitori del matrimonio tra persone dello stesso sesso hanno riportato
una vittoria anche in Spagna, dove la Corte suprema ha respinto un ricorso contro la legge del 2005 che l’ha istituito. Il ricorso era stato presentato dal Partito popolare, secondo cui per la costituzione spagnola il matrimonio è solo tra uomo e donna. Da quando la cattolica Spagna è diventato il terzo paese, dopo i Paesi Bassi e il Belgio, a riconoscere il diritto a sposare una persona del proprio sesso, sono stati celebrati oltre 22mila matrimoni di questo tipo. Ma il diritto degli omosessuali a sposarsi sta guadagnando terreno anche in un paese guidato dai conservatori come il Regno Unito. Il governo Cameron ha infatti promesso di presentare un provvedimento che stabilisca il diritto al matrimonio anche per le persone dello stesso sesso. D’altronde nel Regno Unito sono già ammesse le “unioni civili”, che riconoscono gli stessi diritti e privilegi previsti dal matrimonio eterosessuale.
I matrimoni omosessuali sono tuttora malvisti e illegali in gran parte dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Asia centrale, mentre paesi che sono grandi potenze, come la Russia, la Cina e il Giappone, non hanno ancora affrontato il tema della loro legalizzazione. Tuttavia, segni di un cambiamento dell’orientamento dell’opinione
pubblica e delle leggi arrivano anche dagli angoli più remoti del pianeta. Secondo quanto riferito dalla Bbc, il Malawi, un paese dell’Africa sudorientale, ha sospeso una legge in vigore che puniva i rapporti tra persone dello stesso sesso e ha disposto che la polizia smetta di arrestare e perseguire le persone sospettate di averla
violata.

(Los Angeles Times, Stati Uniti)

Fonte: Internazionale N°975, 16/22 novembre 2012






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