giovedì 20 settembre 2012

La NATO non intende intervenire in Siria: ecco il perché. (Agi)



Secondo un articolo pubblicato dal Sole 24 ore il 17 settembre, cito testualmente:
"La Siria, nelle scorse settimane, ha dimostrato in modo esemplare quali vantaggi strategici si possono ricavare dal possesso accoppiato di armi di distruzione di massa e di missili atti a lanciarle. La minaccia del regime di Assad di usare il proprio arsenale chimico «soltanto contro un invasore esterno» (la Siria è uno dei sette Paesi che non hanno firmato la Convenzione del 1993 per la messa al bando di questo tipo di armi e si ritiene possegga uno stock vasto e moderno di vari tipi di gas) è stata recepita con molta serietà dai Paesi circostanti ostili all'attuale dirigenza siriana, Israele e Turchia in primis, ma anche l'Arabia Saudita."

Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2012-09-17/quelle-ambizioni-lungo-raggio-082247.shtml?uuid=AbzRKveG


Ecco dunque spiegato il perché, come recita un articolo del 20 settembre:
"L
a Nato non ha alcuna intenzione di intervenire militarmente in Siria. Lo afferma il segretario dell'Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen, spiegando che la situazione in Siria e' completamente differente da quella libica. "In Libia siamo intervenuti in base a un mandato delle Nazioni Unite e avevamo un forte appoggio da tutta la regione, nulla del genere riguarda la Siria", spiega Rasmussen. "Sul piano religioso, etnico e politico la societa' siriana e' inoltre molto piu' complessa di quella libica, per questo un intervento avrebbe conseguenze incalcolabili per la regione. La soluzione migliore per la Siria e' di natura politica" .


Fonte: http://www.agi.it/estero/notizie/201209201045-est-rt10047-siria_nato_nessuna_intenzione_di_intervento_militare




Niente esportazione della democrazia.


Per questa volta.


Nessun commento:

Posta un commento